3 buoni motivi per leggere “Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin

L’edera soffoca gli alberi, Violette, non dimenticare mai di tagliarla, mai. Appena i pensieri ti portano verso le tenebre prendi la cesoia e taglia via la tristezza.

Cambiare l’acqua ai fiori, Valérie Perrin, Edizioni E/O

Se mi leggi da un po’ di tempo, sai quanto io non segua le mode letterarie e quanto io arrivi sistematicamente in ritardo sui romanzi acclamati da pubblico e critica. Ero fermamente decisa a non leggere questo romanzo, ma poi, una volta entrata in libreria, la tentazione e la curiosità hanno vinto su tutti i miei più buoni propositi e d’impulso ho aggiunto alla già consistente pila dei libri sul bancone anche questo.

Ho iniziato a leggere Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin convinta di avere tra le mani un gran bel romanzo, certa di essere all’inizio di una storia incredibile che mi avrebbe tenuto compagnia per qualche giorno. Tutte le aspettative sono state ampiamente soddisfatte e qui voglio spiegarti i 3 buoni motivi per i quali dovresti leggere questo romanzo, se ancora non l’hai fatto.

1. Un romanzo sensibile, divertente e commovente

In questo romanzo c’è tutto quello che un lettore cerca e forse anche qualcosa in più. In 476 pagine Valérie Perrin condensa tutti i sentimenti umani e li racconta con spettacolare maestria, strappando al lettore una risata anche nei momenti più tragici e intimi. Amore, amicizia, affetto, odio, rabbia, tristezza, dolore, paura,…, tutte le sfumature della vita umana danno un tocco di colore alla storia, creando un vortice di eventi, pensieri e personaggi.

© Antonella Beozzo, 2021

2. L’amicizia tra Violette e Sasha e l’amicizia tra Violette e Célia

Per quanto la vita di Violette possa essere dolorosa, vuota e triste, i suoi due pilastri, Sasha e Célia, entrambi a proprio modo, riescono a risvegliarla dal torpore, la fanno muovere, cambiare, evolvere. L’amicizia, a volte, salva più dell’amore. Ho apprezzato tantissimo il personaggio di Célia, una donna capace di grande altruismo e piena di amore, che sostiene e accudisce Violette come una madre, come quella madre che Violette non ha mai avuto. Ho altrettanto apprezzato Sasha, personaggio unico ed eccentrico, capace di far germogliare nuovamente Violette, come fosse una delle sue adorate piante.

Qualcuno mi sfiora, mi prende i fianchi, mi posa una mano sulla pancia, si incolla dietro di me, fa gli stessi gesti che faccio io, è una danza, quasi un valzer. Sento il suo cuore battere contro la mia schiena, lascio fare, ho capito. È il trapianto di un amore, l’innesto del cuore di un altro nel mio.

Cambiare l’acqua ai fiori, Valérie Perrin, Edizioni E/O

3. Lo stile narrativo

Questo romanzo non è etichettabile perché al suo interno si trova di tutto: storia d’amore, amicizie, casi da risolvere e morte, mescolati in maniera magistrale per creare vari piani narrativi, diversi punti di vista e flashback continui. Se la prima parte del romanzo sembra scorrere su un unico piano narrativo, da pagina 200 circa in poi la trama si fa più fitta, densa e incalzante, tanto che il lettore non riesce a smettere di leggere, tante sono l’ansia e la curiosità di scoprire la verità e le conseguenze dei vari fatti. Sembra quasi impossibile che in un libro di 476 pagine siano condensate così tante vicissitudini e storie. Chapeau!

La mia valutazione

Classificazione: 5 su 5.

Massimo dei voti per questo romanzo coinvolgente e potente.

Il suggerimento

Sasenka di Simon Sebag Montefiore è un romanzo potente, coinvolgente e commovente. E’ la storia di un amore, ma soprattutto è la storia di una donna che non rinuncia a vivere, nonostante i mille rischi. Se non lo hai letto, recuperalo!

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